“L’ordine nascosto. La vita segreta dei funghi” di Merlin Sherldrake.

Ai funghi da cui ho imparato, con gratitudine.

I funghi sono degli esseri straordinari, più simili agli animali che alle piante. Sono gli esseri che più si avvicinano alla concezione di creatura aliena. Ingannano i nostri preconcetti, ci colgono di sorpresa. Hanno lo stesso mistero delle profondità del mare, degli abissi; l’uomo conosce poco su di loro, e soltanto negli ultimi anni le scoperte scientifiche hanno portato a galla misteri e meraviglie, soprattutto riguardo all’importanza che essi hanno per la vita stessa del pianeta Terra. Più impariamo sui funghi e più diventa impossibile pensare di poter prescindere da loro. Merlin Sherldrake è l’autore del saggio “L’ordine nascosto. La vita segreta dei funghi”, giovane biologo, ricercatore presso lo Smithsonian Tropical Research Institute, da sempre affascinato dalle relazioni che si instaurano tra gli esseri umani e i microrganismi che popolano il pianeta.

Prima di appassionarmi alla materia, credevo che per fungo si intendesse solo la parte visibile di esso, gambo e cappello per intenderci, mentre in realtà questa è soltanto il corpo fruttifero, il luogo dove vengono prodotte le spore. Esattamente come le piante, i frutti sono soltanto una parte di una struttura più complessa, composta da radici e rami. Il corpo fruttifero serve a penetrare nel mondo esterno per poter diffondere le spore, che sono lo strumento per moltiplicarsi, come i semi per le piante.

Alcune specie le espellono mediante una sorta di esplosione, con un’accelerazione diecimila volte superiore a quella di uno shuttle subito dopo il lancio, arrivando a toccare i cento chilometri orari: è uno dei movimenti più rapidi raggiunti da un organismo vivente.

La maggior parte dei funghi sono formati da reticoli di più cellule detti ife, sottili strutture filamentose che si diramano, si fondono e si aggrovigliano tra loro a formare la filigrana anarchica del micelio. Le ife, a loro volta, formano anche strutture più specializzate come, appunto, i corpi fruttiferi che sono la parte saporita, desiderata, deliziosa, tossica o velenosa. Il forte profumo dei corpi fruttiferi serve per richiamare i predatori, insetti o piccoli mammiferi che nutrendosi di esso aiutano il fungo a disperdere le spore.

Se pensiamo che i funghi rappresentino soltanto una piccola parte del mondo naturale, ci sbagliamo di grosso, perché perfino nelle nuvole sono presenti le spore, e sono in grado di influenzare il tempo. In Oregon esiste il fungo più grande mai scoperto, si estende per dieci chilometri quadrati, pesa centinaia di tonnellate e ha circa duemilaottocento anni. Dai sedimenti dei fondali marini alla superficie dei deserti, dalle valli ghiacciate dell’Antartide alle nostre viscere e orifizi, sono pochissimi gli angoli del mondo in cui non ci siano funghi. Non esistono piante cresciute senza funghi (funghi micorrizici), essi sono una parte costitutiva quanto le foglie e le radici, servono per ricavare i nutrienti dal terreno, come fosforo e azoto, e in cambio le piante forniscono loro zuccheri e i lipidi prodotti dalla fotosintesi.

Il micelio dei funghi intrecciandosi alle radici degli alberi, aiuta questi a comunicare tra loro, ecco perché il bosco è considerato come un unico organismo palpitante. Sotto ai nostri piedi c’è un complesso sistema di comunicazione, definito wood wide web. Se un albero si ammala, grazie al micelio, questa informazione può essere trasmessa agli altri alberi; il micelio aiuta a trasportare i nutrimenti da un albero all’altro.

I funghi decidono la vita e la morte del regno animale e del regno vegetale. Le formiche tagliafoglie nutrono un fungo con le foglie; la loro esistenza dipende da esso. Le malattie fungine delle piante causano perdite per miliardi di dollari per l’uomo. Un fungo è stato capace di portare all’estinzione novanta specie di anfibi. La penicillina è stata creata grazie a una muffa. Scombinare il regno dei funghi può sconvolgere ogni esistenza.

Una delle parti che più sono rimaste impresse in me dopo la lettura de “L’ordine nascosto” è stata quella dove si raccontano le tecniche di caccia dei funghi, cosa che io ignoravo totalmente. Le tecniche usate sono terribili, degne di un serial killer, da far sfigurare un museo delle torture. Le ife si trasformano in cappi che si gonfiano non appena vengono toccate, intrappolando la preda (solitamente nematodi, vermi), oppure producono gocce di tossine che paralizzano i nematodi, dando il tempo all’ifa di crescere nella bocca del verme e digerirlo dall’interno. O ancora più terribile, stormi di spore capaci di nuotare attraverso il terreno in direzione delle prede; una volta attaccata, la spora germoglia e il fungo arpiona il verme attraverso ife specializzate chiamate gun cells.

Esistono in natura i funghi zombie che vivono all’interno del corpo di alcuni insetti e sono in grado di modificare il comportamento dell’ospite in modo da trarne beneficio. Prendono il controllo dell’insetto, decidono cosa deve fare, soprattutto dove andare per far disperdere le spore. Decidono anche l’ora in cui le spore devono essere espulse dal corpo della vittima.

Vorrei scrivere ancora tantissime cose, ma preferisco che sia lo stesso Merlin Sheldrake a farlo con il suo illuminante e strabiliante saggio “L’ordine nascosto. La vita segreta dei funghi”, anche perché non vorrei incappare, qualora io non lo abbia già fatto, in errori accidentali dovuti alla mia non qualifica di esperto micologo.

I funghi sono il nostro futuro, potrebbero essere il regno che aiuterà l’uomo per la salvaguardia del pianeta. Sono capaci, se addestrati, di decomporre mozziconi di sigarette, di degradare i pesticidi, possono bonificare l’ambiente. L’uomo ha scoperto di poter creare micomateriali, appunto materiali generati dal micelio, compostabili, leggeri, ignifughi e resistenti all’acqua; materiali più duri del cemento, più isolanti del polistirene espanso. A breve, quindi, potremmo avere edifici costruiti con il micelio dei funghi. La stilista Stella McCartney sta lavorando con la pelle di fungo per creare vestiti e accessori.

Iniziamo, quindi, a conoscere questo regno segreto, a familiarizzare, perché i funghi saranno il centro delle nostre esistenze, più di quanto già non lo siano.

“Oh matsutake:
prima di trovarli”

Yamaguchi Sodō
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