“Il dolce domani” di Russell Banks

Il dolce domani (The Sweet Hereafter) di Russell Banks, pubblicato nel 1991, è un romanzo che esplora una dinamica molto particolare: la reazione umana di fronte a una tragedia collettiva. La storia ruota attorno a un tragico incidente automobilistico che coinvolge uno scuolabus, nel quale perdono la vita numerosi bambini. Il romanzo è raccontato attraverso le voci, in prima persona, di diversi personaggi coinvolti, creando un quadro complessivo e sfaccettato della tragedia e delle sue conseguenze sulla comunità.

Il personaggio che apre la storia è forse quello più inaspettato, ma anche quello che il lettore (almeno, così è stato per me) desidera conoscere per vivere in prima persona l’incidente: Dolores Driscoll, l’autista dello scuolabus. Ci troviamo all’interno dello scuolabus con lei nel giorno fatidico, quando improvvisamente il mezzo esce di strada e finisce in un terrapieno; siamo noi a guidare e siamo noi che apriamo la portiera per far salire, fermata dopo fermata, tutti i bambini, conoscendoli uno per uno. Dolores è anche una dei sopravvissuti all’incidente, sopraffatta dal senso di colpa e incapace di stabilire se la responsabilità sia stata sua.

Un altro personaggio che prende voce nel romanzo è Billy Ansel, un padre che ha perso i suoi due figli nell’incidente e che, come ogni mattina, seguiva lo scuolabus con la sua auto per raggiungere il lavoro. Assiste impotente al disastro, ma in seguito cerca di dare alla tragedia un senso più ampio come parte attiva della comunità. C’è poi Mitchell Stephens, un avvocato che arriva da New York per convincere le famiglie a intentare una causa, non contro l’autista, ma contro le istituzioni, per ottenere un risarcimento. Scopriremo che il suo coinvolgimento non è solo professionale, ma anche personale: i famosi scheletri nell’armadio, che lo spingono ad agire. E infine conosciamo il punto di vista di un’altra sopravvissuta all’incidente, Nicole Burnell, una ragazza rimasta paralizzata e costretta a vivere su una sedia a rotelle.

È proprio la sua voce il fulcro della vicenda, quella che crea crepe in una storia apparentemente lineare, portando alla luce dettagli invisibili e dinamiche familiari nascoste. La sua voce dona anche al libro un significato molto profondo, offrendo al lettore uno spunto di riflessione, un valore aggiunto, per comprendere quanto un problema individuale, un dettaglio intimo, possa cambiare le sorti di un’intera comunità.

Il dolce domani di Russell Banks è un romanzo straordinario e profondo che, senza cadere nel sentimentalismo, affronta temi complessi come il dolore, il senso di colpa, la ricerca della verità. Ma soprattutto indaga le diverse reazioni dei singoli di fronte alla sofferenza e il differente desiderio di giustizia. L’autore non offre una morale, né risposte semplici o definitive: saremo noi lettori a riflettere sulle questioni etiche sollevate dalla tragedia dello scuolabus.

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