“Ascesa e caduta dei dinosauri” di Steve Brusatte

libro ascesa e caduta dei dinosauri steve brucate

I dinosauri hanno sempre avuto su di me un fascino enorme. La colpa è sicuramente da ricercare in Steven Spielberg che ha influenzato e direzionato i miei interessi e il mio immaginario da quando ero bambino, grazie alla visione dei suoi film. Assurdo credere che ancora oggi inseguo nei libri, nei documentari e nei film, gli squali, gli extraterrestri e i dinosauri. Non ho ben capito se è soltanto una questione di nostalgia o se quel seme di passione abbia realmente attecchito per poi germogliare. Voglio però dare il giusto merito anche agli scrittori Michael Crichton (Jurassic Park e Il mondo perduto) e Peter Benchley (Lo squalo, Tentacoli) che non solo hanno ispirato Spielberg per creare i suoi capolavori, ma mi hanno fornito l’intrattenimento migliore che potessi desiderare.

Parlare dei dinosauri in questo modo, come animali terribili mangiatori di uomini, però non è dignitoso nei loro confronti. È facile vedere un film o leggere un romanzo per farci l’idea – incredibile – che milioni di anni fa esistevano animali giganteschi, per ricrearli nella nostra testa in immagini già definite, ma come è stato possibile giungere a questo traguardo? Come hanno potuto delle ossa e delle impronte fornire ai paleontologi gli elementi essenziali per ricrearli perfettamente? La questione, quindi, non è semplice, ci sono anni e anni, secoli, di ricerche, di studi, di perseveranza e di grande passione.

Il grande pregio di Steve Brusatte, scrittore di “Ascesa e caduta dei dinosauri”, professore di Paleontologia dei vertebrati all’Università di Edimburgo, è quello di rendere un argomento scientifico approcciabile a un qualsiasi lettore, ma soprattutto di raccontarlo in maniera chiara e ordinata. Già nelle prime pagine mi sentivo appagato nell’aver finalmente trovato luce nei periodi geologici, che sono sempre stati per me nebulosi. I dinosauri vissero in tre periodi geologici: il Triassico, il Giurassico e il Cretaceo (che insieme formano il Mesozoico). Nel libro è presente anche una tabella sulla cronologia dell’età dei dinosauri, suddivisa per ere, periodi, epoche e milioni di anni. L’autore parte dal periodo del Permiano, per raccontarci come era la Terra prima dell’apparizione dei dinosauri, avvenuta nel periodo subito successivo, il Triassico (252-247 milioni di anni fa). 

Potrebbe essere scontato per alcuni, ma durante il Triassico, oltre ai dinosauri c’erano tanti altri animali, lucertole, tartarughe, anfibi, insetti. Erano più numerosi i primi mammiferi rispetto ai dinosauri che costituivano solo il 10-20 per cento dell’ecosistema globale. Il pianeta Terra era completamente diverso rispetto a come è adesso, c’era soltanto un supercontinente, la famosa Pangea, che si estendeva dal Polo Nord al Polo Sud, e le condizioni atmosferiche erano estreme, un calore infernale e venti talmente forti da essere chiamati megamonsoni. Infatti, i dinosauri erano localizzati soltanto a Sud del supercontinente, imprigionati dalle condizioni climatiche che impedivano loro di diffondersi altrove. Questo almeno succedeva nel Triassico, perché poi il Giurassico, invece, segnerà l’inizio della vera e propria età dei dinosauri.

Raccontare semplicemente cosa fossero i dinosauri li renderebbe soltanto oggetto di studio, in ogni caso di meraviglia, ma resterebbero degli esseri aleatori, meta dei nostri sogni. Steve Brusatte ha fatto quello che non avevo mai trovato, fino ad ora, in altri testi del genere, non solo su dinosauri: ricreare l’ambientazione. È stato, infatti, molto preciso nel delineare in ogni capitolo la morfologia del territorio, l’ecosistema presente, flora e fauna, condizioni climatiche, in relazione al periodo geologico in trattazione. Alcune pagine sembrano uscite da romanzi di fantascienza, magma incandescente che fuoriesce senza sosta per centinaia di migliaia di anni rendendo l’aria irrespirabile, incendi, spaccatura della Pangea, sbalzi climatici, fino a giungere all’evento che portò anche allo loro estinzione, la collisione di un asteroide sulla Terra, precisamente sulla penisola dello Yucatan, nel Messico. L’evoluzione ha costruito tutti i pezzi, li ha assemblati nell’ordine giusto e ha consentito ai dinosauri di sopravvivere per centinaia di milioni di anni, rendendoli gli esseri che hanno dominato il mondo; a differenza di quanto si possa pensare, che siano stati animali vissuti per un breve periodo, un’apparizione destinata a scomparire, debole nella sua creazione.

L’autore ha reso omaggio a tutti gli scienziati, e non solo, coinvolti nello studio dei dinosauri, gli uomini e le donne che hanno rinvenuto i fossili, dal 1800 ai nostri giorni. È stato molto divertente, e sbalorditivo, leggere che nel 2010 nella Cina meridionale, un operaio ha rinvenuto nel cantiere dove lavorava le ossa di un Tyrannosaurus rex, il più grosso e pauroso predatore terrestre mai scoperto. Era terrificante, raggiungeva i tredici metri di lunghezza e pesava almeno cinque tonnellate. Dalle squame del collo e della schiena gli spuntava della peluria, una specie di sottile lanugine. E al T. rex l’autore ha dedicato un intero capitolo, la sua maestosità lo ha reso un vero divo, non solo del cinema, ma anche tra gli scienziati che lo hanno studiato in maniera talmente ossessiva e approfondita da conoscere questo dinosauro del Cretaceo meglio di tanti altri animali viventi. È stato calcolato addirittura il QE dei tirannosauri, che si aggira tra 2,0 e 2,4, superiore a quello dei cani e dei gatti (tra 1,0 e 1,2); quindi non era tutta forza bruta. Il T. rex aveva i muscoli ma anche il cervello. Intelligenza sviluppata, olfatto di prima classe, udito e vista efficaci.

A un certo punto del libro, Steve Brusatte osserva un gabbiano, descrive la sua anatomia per dirci che i dinosauri sono ancora vivi, e sono proprio loro: gli uccelli. Assurdo pensare che l’evoluzione del T. rex e dei dinosauri in generale sia rappresentato dagli uccelli. Molti di loro avevano già le piume, crescevano in fretta come gli uccelli, respiravano persino come loro. Darwin, nel 1861, trovò l’anello mancante che dimostrava la transizione da un tipo di animale all’altro, da dinosauro a uccello. La scoperta venne fatta in realtà da un minatore: lo scheletro, vecchio di 150 milioni di anni, di una creatura frankensteiniana, artigli affilati e la coda lunga come i rettili, ma anche piume e ali da uccello, l’Archaeopteryx.

Potrei continuare a scrivere ancora per molto, perché le curiosità sono tante, così come le nuove conoscenze apprese dopo la lettura del libro; l’albero genealogico di questi esseri è esteso e l’autore in ogni capitolo parla di determinati tipi di dinosauri, come si sono evoluti, perché alcuni hanno arti anteriori sottosviluppati e altri colli lunghi a dismisura. “Ascesa e caduta dei dinosauri” di Steve Brusatte è un saggio illuminante, meraviglioso nella sua capacità di regalarci meraviglia, nel rendere concreto un lunghissimo periodo della storia del nostro Pianeta dominato da esseri talmente incredibili da aver difficoltà nel crederci. Il tono di voce utilizzato da Brusatte è quello di un vero appassionato del suo lavoro e dei dinosauri, non è mai accademico pur essendo molto preciso nelle informazioni che dà. Mi sono divertito, incantato, sorpreso, ma soprattutto innamorato ancora di più di loro e del nostro Pianeta.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
“Le vergini suicide” di Jeffrey Eugenides
le vergini suicide libro

“Le vergini suicide” di Jeffrey Eugenides

Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides si apre in maniera inquietante, con un

Next
“Il sentiero del sale” di Raynor Winn
libro il sentiero del sale

“Il sentiero del sale” di Raynor Winn

Furfanti, vagabondi e barboni: in qualsiasi modo si classifichino i senzatetto,